In emendamento relatrice nessuna privatizzazione
‘L’Acea deve rimanere sotto il controllo pubblico. Qualunque ipotesi di privatizzazione è inammissibile come sarebbe ugualmente inammissibile decidere di vendere aziende come l’Eni o l’Enel per ripagare i debiti dello Stato italiano’. Lo afferma il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda intervenendo nell’Aula del Senato nel corso delle votazioni sul Dl Enti Locali. E aggiunge: ‘Invito i senatori a votare l’emendamento della relatrice Zanoni nella sua interezza senza che ne venga espunta alcuna parte. L’emendamento – spiega – è un punto di arrivo soddisfacente dopo un dibattito complesso’. ‘L’emendamento è bene impostato e prevede un tempo di 60 giorni perché il Comune di Roma concluda due operazioni necessarie. La prima: una ricognizione della situazione, delle cause che lo hanno fatto lievitare tra il 2009 al 2013. La seconda: un’elaborazione, da parte del Comune, di un piano per la riduzione del debito e per il riequilibrio strutturale del bilancio sulla base di una strategia precisa che indichi come i costi verranno contenuti e gli attivi valorizzati. L’emendamento – spiega ancora Zanda – indica alcuni indirizzi che il Comune di Roma dovrà realizzare con atti e provvedimenti concreti. Tra questi è prevista la possibilità che Acea possa dismettere quote senza cedere il controllo pubblico che è, e resta, disciplinato dal codice civile, all’articolo 2359, comma 1, punto 1. Noi del Pd – conclude il capogruppo democratico – siamo fermamente contrari a qualunque privatizzazione e, pertanto, l’emendamento della relatrice va votato nella sua interezza’.

Ne Parlano