“E’ importante per le più alte Istituzioni parlamentari, la Camera e il Senato della Repubblica, non abbandonare al monopolio di una parte politica un discorso storico che ha permesso una legge votata anche dal centrosinistra nel 2004, la legge che istituisce il Giorno del Ricordo. La strumentalizzazione fatta da alcuni esponenti della destra, anche sui luoghi sacri come lo sono le Foibe, consiste nell’enfatizzare oltre misura la componente nazionalistica che emerge dalla contrapposizione italiani/slavi, e quindi comunisti e antiitaliani. Gli eccidi del secondo Dopoguerra hanno toccato tutti, in Italia, in Slovenia, in Europa. Non dimentichiamocelo. Si deve partire dal presupposto insindacabile che chi è morto o è scappato, è una vittima. Vittima delle dittature che si sono susseguite e hanno definito la storia della mia terra, amata e offesa più e più volte. La Storia con la S maiuscola è fatta di tante storie che segnano i destini delle persone. Di questo dobbiamo avere rispetto. E ci fosse stata una sola vittima innocente prima, durante o dopo la guerra, sarebbe stata di troppo”. Così la senatrice del Pd Tatiana ROJC intervenendo in aula a Palazzo Madama sui disegni di legge per diffondere la conoscenza della tragedia delle Foibe. “Le memorie – aggiunge – sono diverse, ma ora noi tutti, cittadini europei di quel ‘confine orientale’ di un tempo, abbiamo costruito un cammino di pace, di amicizia, di libertà, di rispetto. Chi vorrebbe inficiare tutto questo, non fa bene al proprio Paese”.
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