Il Consiglio dei ministri ha varato la manovra della destra, bocciata su tutti i fronti dalle opposizioni.
Per Elly Schlein “non è all’altezza ed è senza una visione”. Su sanità, innanzitutto, e scuola la critica è corale. E poi la mancanza di politiche industriali e il rischio fallimento sul Pnrr. Ed ancora: nulla contro carovita, caromutui, caro-carburante. E nemmeno ci sarà la possibilità di qualche intervento delle opposizioni nell’esame in Parlamento. La manovra dovrebbe infatti essere inemendabile, almeno nei progetti di Giorgia Meloni e Matteo Salvini. “Vedremo se sarà vero”, osserva con scetticismo il capogruppo Pd al Senato, Francesco Boccia, ma se il diktat della premier venisse rispettato, “zero emendamenti è un colpo pericolosissimo per la democrazia parlamentare”.